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Furti in serie di notte in uffici e sedi comunali: ladro incastrato e arrestato

I carabinieri di Maglie hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ladro seriale che aveva messo nel mirino edifici e sedi comunali. Aveva messo nel miri...

I carabinieri di Maglie hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ladro seriale che aveva messo nel mirino edifici e sedi comunali. Aveva messo nel mirino edifici e sedi comunali, realizzando furti in serie nel giro di pochi mesi: è stato incastrato dai carabinieri il presunto ladro seriale, ovvero Claudio Melileo, 51enne di Ugente, finito in manette, dopo le indagini che hanno raccolto elementi sulle sue responsabilità in merito ai colpi vagliati. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Lecce, Carlo Cazzella, è per il reato di furto aggravato. I militari della Sezione Operativa, nel corso delle indagini, condotte sotto la direzione del Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Lecce, Carmen Ruggiero, hanno raccolto inconfutabili elementi investigativi e dati oggettivi dai minuziosi sopralluoghi effettuati dal personale specializzato della Rilievi scientifici dell’Arma, in ordine ad una serie di furti aggravati perpetrati in maniera “seriale” ed in orari notturni negli uffici dei comuni di Cutrofiano, Seclì, Bagnolo del Salento, Giuggianello e Melpignano, avvenuti tra il mese di maggio ed il mese di ottobre 2018. L’analisi degli spostamenti effettuati dall’arrestato hanno poi confermato la presenza del soggetto nei luoghi istituzionali depredati. L’uomo, il 16 febbraio scorso, era stato già denunciato per gli stessi fatti contestati nell’odierna ordinanza cautelare. Il 31 ottobre 2018, a seguito di perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, furono rinvenuti 5 computer facenti parte della refurtiva sottratta il 30 ottobre 2018 nella sede comunale di Bagnolo del Salento, nonché l’hard disk esterno asportato negli uffici comunali di Cutrofiano. Anche nel corso della perquisizione domiciliare scaturita a seguito dell’arresto è stato rinvenuto altro materiale informatico al momento posto sotto sequestro in attesa di accertarne la provenienza.  

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